Cambiamento e continuità si intrecciano alla sede AVIS di via Carini: Carlo Sciacchitano, medico specialista in Medicina del Lavoro, è il nuovo presidente dell'AVIS Comunale di Catania. Con una lunga esperienza alle spalle nella stessa associazione, Sciacchitano raccoglie il testimone promouovendo ancora di più la cultura della donazione.
Le telecamere di SudSalute lo hanno incontrato all’interno del Centro Raccolta, dove batte il cuore operativo dell’associazione, il neo presidente ha raccontato la sua visione per il futuro dell'AVIS etnea.
“Oggi più che mai serve un cambio di passo. La donazione di sangue deve essere percepita come un dovere civile, oltre che come un gesto di altruismo”.
La Sicilia del 2024 mostra un duplice volto sul fronte delle donazioni di sangue. Da un lato, Ragusa brilla con 45.767 sacche raccolte (+1,1%) e un exploit del plasma (+44,1% a livello regionale), raggiungendo 54 kg ogni mille abitanti – tre volte la soglia minima nazionale. Dall’altro, Catania che deve far fronte alle necessità di 600 talassemici a rischio.
"Ogni sacca raccolta può salvare fino a tre vite. Ma la domanda supera ancora l’offerta. È necessario coinvolgere nuove generazioni di donatori e garantire una raccolta continua e organizzata", spiega Sciacchitano.
Girando tra i locali della sede, il colpo d’occhio è eloquente: un team motivato, dalla segreteria agli operatori sanitari, lavora quotidianamente con professionalità e passione. La cultura della donazione passa anche da qui, dal contatto umano e dalla fiducia.
"Donare è semplice, sicuro e veloce. Bastano pochi minuti per compiere un gesto che può cambiare il destino di chi lotta per la vita", ricorda Sciacchitano.
L’invito, chiaro e urgente, è rivolto a tutti i cittadini: diventare donatori abituali. Perché ogni goccia conta, ogni gesto può essere decisivo.