
Con l’arrivo della primavera e la crescita spontanea dei funghi nei boschi dell’Etna e non solo, torna operativo a partire dal 1° aprile l’Ispettorato Micologico dell’Asp di Catania. Un presidio essenziale per la tutela della salute pubblica, che ogni anno si attiva per prevenire intossicazioni alimentari legate al consumo di funghi velenosi.
Il servizio – coordinato dall’UOC Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) e afferente al Dipartimento di Prevenzione – garantirà il riconoscimento gratuito dei funghi freschi spontanei raccolti da privati per uso personale. Sarà inoltre attivo, come nelle passate stagioni, un servizio di reperibilità ospedaliera h24, pronto a intervenire su segnalazione dei Pronto Soccorso in caso di sospetti avvelenamenti da funghi.
Numeri allarmanti: 19 intossicazioni in tre anni
Nel triennio 2022-2024 si sono registrati 19 casi di intossicazione da funghi nella provincia di Catania. In dodici episodi la causa è stata il Chlorophyllum molybdites, noto come “falsa mazza di tamburo”, spesso scambiato con la commestibile Macrolepiota procera (il celebre “cappiddinu”). I restanti sette casi sono stati provocati da boleti a pori rossi, specie tossiche in grado di scatenare gravi sindromi gastrointestinali.
Particolare preoccupazione suscita l’Amanita verna, fungo velenoso mortale, già responsabile di un decesso negli anni scorsi. La sua presenza in primavera impone massima prudenza ai cercatori.
Controlli gratuiti e certificazioni per la vendita
L’Ispettorato, operativo fino al 30 giugno e nuovamente in autunno, offrirà controlli gratuiti per i raccoglitori privati e rilascerà, a pagamento, certificazioni di commestibilità per i funghi destinati alla vendita e alla ristorazione. I venditori e i ristoratori potranno inoltre semplificare le procedure acquistando tagliandi Asp prepagati per il pagamento dei diritti sanitari.
Norme e raccomandazioni per consumatori e ristoratori
In base alla normativa vigente, solo i commercianti abilitati e certificati possono vendere funghi spontanei. Gli acquirenti devono pretendere l’esibizione del certificato di idoneità e verificare la presenza del “tagliando Asp” sui contenitori, che garantisce la commestibilità e la tracciabilità del prodotto, con l’indicazione della data entro cui consumarlo.
Infine, in caso di sospette intossicazioni, si raccomanda di conservare ed eventualmente consegnare ai sanitari residui di funghi crudi o cotti, utili per l’identificazione della specie e la tempestiva attivazione dei protocolli sanitari.
Per informazioni, il pubblico può rivolgersi agli Sportelli micologici aziendali o contattare l’Ufficio Stampa dell’Asp di Catania.