“Abbracci, zampette e sorrisi”: un pomeriggio speciale con gli Amici di Lorenza nella Casa Accoglienza di Ibiscus

Un pomeriggio di incontri, sorrisi gesti gentili e sguardi pieni di gioia hanno preso vita nei locali della Casa Accoglienza dell’Associazione Ibiscus, dove i protagonisti sono stati i bambini del reparto di oncoematologia pediatrica e… gli amici a quattro zampe.

La visita degli Amici di Lorenz ha donato emozione e valore, non solo attraverso la presenza dei cani, ma grazie a un momento educativo e relazionale che ha coinvolto i piccoli ospiti. 

Due bambine, vere e proprie piccole maestre di empatia, hanno raccontato l’importanza del tocco delicato e del rispetto nel relazionarsi con gli animali. Le loro parole, autentiche e spontanee, hanno arricchito l’incontro con significato e consapevolezza.

Oltre al calore umano e peloso dei protagonisti della giornata, questo evento ha rappresentato anche un momento di presentazione e riflessione collettiva: Ibiscus ha ufficializzato la sua adesione alla Rete Siciliana per gli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA), promossa proprio dagli Amici di Lorenz insieme ad altre realtà impegnate sul territorio.

La rete nasce con l’intento di unire forze, competenze e buone pratiche per garantire trasparenza, qualità e coordinamento nelle attività terapeutiche, educative e ludiche condotte con l’ausilio degli animali. Il tutto secondo quanto previsto dalle Linee guida nazionali sugli IAA e dal Decreto dell’Assessorato alla Salute n. 122/2018 della Regione Siciliana.

Sostenuta dal Centro Specializzato Universitario per gli IAA dell’Università di Messina, la rete ambisce a creare un sistema armonico e professionale che favorisca la diffusione e l'applicazione corretta degli Interventi Assistiti con gli Animali. Fondamentale anche l’adozione della Carta Etica degli IAA, che sancisce l’impegno di tutti gli aderenti a operare con rispetto, empatia, competenza e sensibilità.

Alla Casa Accoglienza, l’atmosfera respirata ha testimoniato che gli IAA non sono solo una tecnica, ma un linguaggio speciale, fatto di empatia e presenza. E il sorriso dei piccoli, forse, è stato il modo più semplice e potente per dire: grazie.