Un intervento innovativo e rivoluzionario è stato eseguito nei giorni scorsi all’ospedale San Vincenzo di Taormina, confermando ancora una volta l’eccellenza di questo presidio ospedaliero nel panorama sanitario del Mezzogiorno italiano.
Grazie a una tecnica messa a punto dalla dottoressa Serenella Palmeri, responsabile facente funzione della Divisione di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale ad indirizzo oncologico, è oggi possibile ridare la voce ai pazienti laringectomizzati in appena dieci minuti. Ad accompagnarla in questa sfida, il dottor Fabio D’Amore, direttore della Divisione di Gastroenterologia, con il quale la specialista ha avviato una solida e proficua collaborazione multidisciplinare, destinata a diventare un modello di riferimento per il sud Italia e non solo.
Un intervento innovativo, rapido e sicuro
Il protagonista di questa storia è un paziente di 65 anni, sottoposto a un’operazione chirurgica di altissimo livello che prevede l’apposizione di una valvola fonatoria, ovvero una protesi in silicone. La procedura, pur nella sua complessità teorica, si distingue per la semplicità dell’approccio pratico e soprattutto per la rapidità: l’intervento dura circa dieci minuti, e al risveglio il paziente può già parlare.
Abbiamo incontrato la dottoressa Palmeri nel cuore del reparto dove tutto questo è nato.
“Questa tecnica – ci spiega la dott.ssa Palmeri – si ispira alla procedura PEG (gastrostomia endoscopica percutanea) e consente l’inserimento della valvola attraverso un accesso endoscopico semplice e poco invasivo. Insieme al dott. D’Amore, abbiamo eseguito un’esofagoscopia a fibre ottiche per individuare il punto d’inserzione del trocar e introdurre un filo guida. Questo ha permesso il posizionamento preciso della valvola tra esofago e trachea, con un risultato immediato ed efficace”.
Una soluzione alternativa alla metodica tradizionale, considerata molto più rischiosa per via delle potenziali complicanze, come la mediastinite, e che rappresenta un avanzamento decisivo nell’ottica di una chirurgia oncologica meno invasiva e più centrata sul recupero rapido del paziente.
La forza della multidisciplinarietà
“La nostra è una sfida quotidiana – continua la dottoressa – in un campo, quello della chirurgia oncologica testa-collo, che impone sempre nuove soluzioni e tecnologie. La collaborazione con il dott. D’Amore è diventata una delle chiavi del nostro successo: lavorare in equipe permette di affrontare anche i casi più difficili”.
Non è la prima volta che i due specialisti mettono a segno risultati di rilievo. Circa un anno fa hanno sviluppato un’altra tecnica chirurgica endoscopica, già pubblicata su una prestigiosa rivista scientifica e presentata al Congresso Nazionale SIO a Bergamo. In quel caso, l’innovazione ha permesso la chiusura di microfistole faringo-esofago-cutanee con una speciale clip, evitando così interventi lunghi e complessi.
L’obiettivo: ridare la voce a tutti
“La voce è dignità, è identità. Impiantare valvole fonatorie contestualmente alla laringectomia totale è una nostra prassi da anni”, ci confida la dottoressa Palmeri. “Crediamo che ogni paziente abbia diritto a comunicare dopo una mutilazione così importante. Abbiamo protesizzato anche un uomo di 87 anni. Centinaia di persone oggi parlano grazie a questa scelta e continuano a venire nel nostro reparto per la manutenzione”.
Una filosofia di lavoro che si basa su tecniche mininvasive, sulla valorizzazione delle competenze trasversali e su una visione chirurgica moderna, capace di abbattere i tempi di degenza e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Taormina, centro d’eccellenza nel Mezzogiorno
Il Reparto di Otorinolaringoiatria di Taormina, che accoglie pazienti da tutta la Sicilia e dalla Calabria, si conferma ancora una volta un punto di riferimento assoluto nella gestione delle neoplasie del distretto testa-collo. L’eredità professionale lasciata dal prof. Antonio Politi è oggi portata avanti con rigore, passione e innovazione dalla dott.ssa Palmeri, in un percorso di continuità che ha fatto di questo presidio un fiore all’occhiello della sanità meridionale.