
Sono 29 i medici di medicina generale che oggi, presso l’aula formazione del Presidio di Via Bambino, hanno formalmente attivato la prima Aggregazione Funzionale Territoriale (AFT) dell’Asp di Catania.
Un risultato di grande importanza, conseguito grazie alla sinergia tra l’Asp di Catania, i sindacati e i medici di medicina generale, in un clima di collaborazione e condivisione degli obiettivi indicati nel percorso di attuazione del DM 77/2022 e in coerenza con le linee guida di AGENAS.
Contestualmente all’attivazione dell’AFT ne sono stati individuati anche il referente e il vice referente, rispettivamente Francesco Biondi e Francesco Reina.
Le AFT costituiscono uno degli strumenti principali per superare il modello tradizionale della medicina convenzionata, e promuovere un modello organizzativo collegiale, integrato e multidisciplinare, in cui i medici operano in rete, condividono percorsi e obiettivi comuni, offrendo una sanità di prossimità centrata sui bisogni della persona.
All’interno di un’AFT, i medici di medicina generale compongono, infatti, una vera e propria “rete clinica”, pur mantenendo la propria autonomia professionale.
Ogni aggregazione fa riferimento a una popolazione di circa 30.000 assistiti e garantisce continuità assistenziale sette giorni su sette, integrazione con i servizi sociosanitari e presa in carico personalizzata.
Per i cittadini ciò si traduce in un accesso più semplice e rapido alle cure, in una maggiore qualità dell’assistenza e nella valorizzazione del rapporto di fiducia con il proprio medico, anche nei contesti più periferici o rurali.
Questa prima AFT si colloca all’interno del più ampio processo di attivazione della Casa della Comunità (CdC) hub di San Luigi, modello pilota della sanità di prossimità nel Distretto Sanitario di Catania.
Le AFT, infatti, sono funzionalmente operative presso le Case della Comunità, in locali dedicati, e operano in diretta connessione con tutti gli altri servizi presenti nella CdC, partecipando alla presa in carico integrata, alla definizione dei Piani Assistenziali Individualizzati (PAI) e alla gestione dei casi complessi.