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Al Policlinico Universitario “G. Martino” di Messina, la cura dei piccoli pazienti si arricchisce di un nuovo strumento capace di portare leggerezza e coraggio: una Ludobarella, donata alla Chirurgia Pediatrica grazie a un’iniziativa di solidarietà che unisce gioco e salute.
Colorata, rassicurante, disegnata per trasformare il trasporto dei bambini verso la sala operatoria in un momento meno traumatico, la Ludobarella è una speciale barella a forma di automobile giocattolo, pensata per alleviare lo stress ospedaliero e promuovere il benessere psicologico dei più piccoli nei momenti più delicati del loro percorso clinico.
La Ludobarella è stata donata alla struttura diretta dal prof. Carmelo Romeo, punto di riferimento per la chirurgia pediatrica nel Sud Italia, da una rete di sostenitori sensibili ai bisogni dei bambini ospedalizzati.
“Ogni giorno lavoriamo non solo per curare, ma anche per rassicurare,” ha dichiarato il prof. Romeo. “Il ricovero ospedaliero può essere fonte di ansia per un bambino, e ogni gesto che rende l’ambiente più accogliente ha un impatto enorme. La Ludobarella è un simbolo semplice ma potentissimo: ci ricorda che la cura non è fatta solo di tecniche, ma anche di umanità".
L’obiettivo è ridurre il carico emotivo legato agli spostamenti tra reparti, trasformando un’esperienza potenzialmente traumatica in un momento ludico. L’iniziativa si inserisce in un progetto più ampio di umanizzazione delle cure pediatriche, promosso da medici, infermieri e psicologi in collaborazione con enti e associazioni locali.
Il Policlinico di Messina si conferma così un centro all’avanguardia non solo per l’alta specializzazione medica, ma anche per l’attenzione al lato umano dell’assistenza. Il gesto assume un valore ancora più forte in un contesto in cui il contatto tra le famiglie e il personale sanitario è costruito ogni giorno sulla fiducia e sull’ascolto.
“La nostra missione è prenderci cura della persona nella sua interezza, non solo del corpo,” ha aggiunto la dott.ssa Concetta Grasso, psicologa clinica del reparto. “Per un bambino, giocare è un linguaggio. Portare il gioco anche nei momenti di cura significa parlare la sua lingua.”
La Ludobarella non è solo un’invenzione originale, ma un modello replicabile che potrebbe diventare presto uno standard in altri reparti pediatrici italiani. Le famiglie accolte nel reparto hanno espresso grande entusiasmo per l’iniziativa, che rappresenta un piccolo ma significativo passo verso una sanità sempre più attenta ai bisogni emotivi dei più fragili.