
Un intervento chirurgico ad altissima complessità eseguito a Catania diventa modello internazionale al congresso EAU di Madrid.
L'Arnas Garibaldi di Catania protagonista al congresso mondiale di urologia
Un tumore renale di 7 cm asportato con chirurgia robotica è stato scelto come caso studio alla 40ª edizione dell'EAU a Madrid.
Un riconoscimento internazionale che pone ancora una volta la sanità siciliana al centro del panorama medico europeo.
Durante il prestigioso congresso annuale dell'European Association of Urology (EAU), che ha visto riuniti oltre 15.000 specialisti da tutto il mondo, il video di un intervento eseguito all'Arnas Garibaldi di Catania è stato selezionato tra i casi clinici più significativi.
Una chirurgia di precisione: il robot Da Vinci al servizio dei pazienti
A rappresentare l'eccellenza dell'ospedale catanese è stato il professor Mario Falsaperla, direttore dell'U.O.C. di Urologia del presidio di Nesima.
Il caso riguardava un paziente di 50 anni affetto da un tumore renale di 7 cm, posizionato in una zona particolarmente delicata e ad alto rischio per la vicinanza con importanti strutture vascolari.
Grazie all'utilizzo della tecnologia robotica Da Vinci, è stato possibile effettuare l'intervento con una precisione millimetrica, riducendo al minimo il rischio di danni permanenti e preservando la funzionalità del rene.
"In interventi così delicati, l'obiettivo è preservare l'organo. La robotica ci ha permesso di ridurre dolore, perdite ematiche e tempi di degenza", ha spiegato il prof. Falsaperla.
Il paziente è stato dimesso in pochi giorni, senza necessità di ulteriori trattamenti e con un rapido ritorno alla vita quotidiana.
Una vetrina mondiale per la sanità siciliana
La selezione del video da parte del comitato scientifico dell'EAU rappresenta un duplice traguardo:
il riconoscimento del valore scientifico e tecnico dell'intervento;
la conferma della centralità dell'Arnas Garibaldi come polo di riferimento nazionale e internazionale in urologia.
Il congresso EAU ha posto l'accento su temi chiave come:
la personalizzazione delle terapie;
l'integrazione tra uomo e tecnologia;
l'uso dell'intelligenza artificiale nella diagnostica e nella chirurgia.
L'intervento presentato da Catania si inserisce perfettamente in questo scenario, dimostrando come l'innovazione possa migliorare l'efficacia clinica e la qualità della vita del paziente.
L'invito a credere nella sanità pubblica che funziona
In un momento storico in cui si discute della crisi del sistema sanitario nazionale e del totale disastro della gestione di quella siciliana, notizie come questa restituiscono fiducia e orgoglio.
L'Arnas Garibaldi di Catania dimostra che anche nel Sud Italia si può fare medicina d'eccellenza, con team preparati, tecnologie all'avanguardia e risultati che parlano da soli.
La vera sfida, oggi, è investire nel capitale umano e tecnologico per rendere queste eccellenze non più eccezioni, ma standard diffuso.