
In occasione della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla 2025, gli esperti lanciano l'allarme: i disturbi alimentari colpiscono sempre più precocemente. Il dietista gioca un ruolo chiave nella prevenzione e nella riabilitazione.
L'importanza del dietista nella prevenzione e nel trattamento
In occasione della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla 2025, che si celebra il 15 marzo, Giuliano Gillanti, presidente della Commissione d’Albo dei Dietisti dell’Ordine TSRM e PSTRP di Roma e Provincia, ha sottolineato l'importanza della figura del dietista nel supporto ai genitori e ai pazienti affetti da Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione (DNA).
“Il dietista è un punto di riferimento sia per la riabilitazione alimentare e la riconquista di un rapporto sano con il cibo, che per l'educazione a stili di vita dietetici salutari”, ha dichiarato Gillanti.
Disturbi alimentari sempre più precoci: dati allarmanti
I primi sintomi dei disturbi alimentari compaiono sempre più precocemente, con diagnosi che spesso avvengono già tra gli otto e i nove anni. Secondo il Ministero della Salute, il 30% dei nuovi casi riguarda individui con meno di 14 anni. Un trend preoccupante che impone azioni di prevenzione mirate e precoci.
La diffusione dei DNA è in costante crescita:
Nel 2019, i nuovi casi erano 680.569.
Nel 2020, il numero è salito a 879.560.
Nel 2021, si sono registrati 1.230.468 casi.
Nel 2022, i numeri hanno raggiunto 1.450.567.
Nel 2023, il totale ha toccato 1.680.456 nuovi casi.
Secondo l'associazione Animenta, la percentuale di persone affette da disturbi della nutrizione e dell'alimentazione è salita dal 3,4% al 7,8% nel 2024.
Il ruolo chiave della famiglia nella prevenzione
Il dietista non si occupa solo di elaborare diete, ma è una figura chiave nella prevenzione e nella gestione dei disturbi alimentari, fornendo supporto educativo e terapeutico a famiglie e pazienti.
“È fondamentale prevenire i disturbi alimentari fin dalla tenera età, coinvolgendo bambini, famiglie e l'intero contesto sociale”, sottolinea Gillanti.
La prevenzione passa attraverso un'educazione alimentare corretta e la capacità di individuare precocemente i segnali d'allarme.
I principali sintomi a cui prestare attenzione
Gillanti ha stilato un elenco dei sintomi precoci che possono indicare l'insorgenza di un disturbo alimentare:
Restrizioni alimentari, ovvero riduzione drastica dell'apporto calorico, eliminazione di cibi considerati "a rischio" per la forma fisica, digiuni frequenti o ossessione per il calcolo calorico.
Assunzione eccessiva di liquidi e bevande dietetiche, come tisane e bibite senza zuccheri.
Eccessivo esercizio fisico, spesso associato a senso di colpa legato al cibo.
Ossessione per l'immagine corporea e continua insoddisfazione del proprio aspetto.
Irregolarità del ciclo mestruale nelle adolescenti.
Insonnia eccessiva, spesso accompagnata da un uso compulsivo dei social media.
I sintomi più avanzati includono abbuffate seguite da restrizioni alimentari, vomito autoindotto, depressione e isolamento sociale.
Quando rivolgersi a un esperto
“È fondamentale rivolgersi tempestivamente a un pediatra o a un medico di medicina generale, che può indirizzare il paziente verso centri specializzati e equipe multidisciplinari”, afferma Gillanti.
Un team efficace deve includere figure sanitarie specializzate come dietisti, psicologi e medici per garantire un percorso di cura adeguato.
Il rischio di diete dannose
Un ulteriore pericolo è rappresentato dalle diete non supervisionate da professionisti: “Troppo spesso diete fai-da-te o consigli da persone non qualificate portano allo sviluppo di disturbi alimentari restrittivi”, avverte Gillanti.
“È necessario affidarsi solo a dietisti qualificati, con esperienza specifica nei Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione e che operino all'interno di equipe multiprofessionali”, conclude.
L'aumento dei disturbi alimentari tra i giovanissimi richiede un intervento tempestivo e multidisciplinare. Il dietista gioca un ruolo centrale nella prevenzione, nel trattamento e nella riabilitazione.
Riconoscere i segnali precoci e affidarsi a professionisti qualificati può fare la differenza tra un problema transitorio e una patologia cronica.
Se noti segnali sospetti nei tuoi figli o in persone a te vicine, non esitare a chiedere aiuto.
La prevenzione e l'informazione sono le armi più potenti contro i disturbi alimentari.