ALESSANDRO D’ARPINO: IL DIALOGO CONTINUO TRA FARMACISTI OSPEDALIERI ED ONCOLOGI E’ ESSENZIALE. LE UNITA' FARMACI ANTIBLASTICI SONO UNO DEGLI SNODI CENTRALI DELL’INTERO SISTEMA DI PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE ONCOLOGICO
Le attività onco-ematologiche prevedono competenze complesse e fondate sulla corretta e profonda collaborazione tra farmacisti ospedalieri e i clinici.
La condivisione di procedure e protocolli è essenziale per l’efficacia terapeutica, ed in questo ambito tante sono le criticità da porre in chiara luce: dalla corretta identificazione delle armi terapeutiche alla sicurezza nell’allestimento e gestione dei medicinali, ambiti che vedono il coinvolgimento delle UFA in stretta relazione con gli specialisti in oncologia. Il tutto in una logica di grande attenzione alla spesa farmaceutica, visto che proprio nel settore onco-ematologico le terapie innovative si susseguono, anche raggiungendo costi decisamente alti.
In questo panorama si colloca il Corso nazionale PHARMACON 24, promosso dalla Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie-SIFO con la direzione scientifica di Alessandro D’Arpino (già vice-presidente SIFO) in collaborazione con Barbara Meini (Componente Consiglio Direttivo SIFO) e Silvano Giorgi (Caporedattore Bollettino SIFO).
“La nostra Società scientifica lavora da sempre per comprendere quale sia il corretto orizzonte professionale, collaborativo e programmatorio all’interno del quale creare una corretta gestione delle patologie", dichiara Alessandro D'Arpino, "soprattutto quelle di maggior complessità e di più forte impatto sulla vita dei pazienti. In questo senso le patologie oncoematologiche – leucemie, linfomi, mieloma multiplo, che nell’insieme portano a circa 25mila nuove diagnosi ogni anno – sono un ambito su cui SIFO è attiva da anni. Il PHARMACON 24 intende proprio far luce sui grandi temi su cui si deve concentrare la nostra professione e su cui è essenziale un sempre maggior dialogo quotidiano e strategico con gli onco-ematologi”. Un’attenzione particolare, in questo settore, è poi richiesta dalle “patologie oncoematologiche pediatriche”, prosegue D’Arpino, “che rappresentano un mondo a sé, con problematiche particolari da affrontare sempre in maniera multidisciplinare e con un forte e trasparente coinvolgimento dei genitori e dei caregivers”.
L’insieme degli argomenti e delle criticità così identificato ha dato vita ad un programma PHARMACON 24 che si sviluppa in sette sessioni (Nuove frontiere terapeutiche nel trattamento delle patologie oncoematologiche nell’adulto; Oncoematologia pediatrica; Aspetti tecnici, legislativi ed organizzativi nella gestione delle UFA; Modelli di assistenza farmaceutica territoriale in oncoematologia; Nuove opportunità terapeutiche, personalizzazione delle cure, accessibilità e sostenibilità; Esperienze e ricerca) all’interno delle quali, accanto agli aspetti clinici, professionali, organizzativi ed economici risultano essenziali gli approfondimenti degli aspetti qualitativi dell’allestimento delle terapie, ovvero il rispetto di standard di qualità certificati, che rappresentano ancora oggi una vera sfida.
“Inoltre ci dedicheremo con una serie di relazioni multidisciplinari”, precisa il coordinatore del Corso, “a comprendere come il paziente onco-ematologico può essere al centro di una nuova relazione tra ospedale e territorio, interrogandoci sui ruoli delle Case della salute e sul contributo offerto dalla medicina di prossimità, anche attraverso gli strumenti della digital health e della telemedicina, che grandi opportunità offrono ai pazienti ed ai loro caregivers”.
Da ultimo, nel corso sarà contestualizzato l’enorme e complesso tema delle UFA: “Le Unità Farmaci Antiblastici sono uno degli snodi centrali dell’intero sistema di presa in carico del paziente oncologico”, è la considerazione conclusiva di D'Arpino, “Negli anni la SIFO non ha mai abbassato la guardia sugli aspetti normativi, sui profili di rischio e sicurezza negli allestimenti, sugli standard tecnici, sul monitoraggio e sul contributo delle tecnologie avanzate nelle UFA: il corso di Perugia intende contribuire ad un forte aggiornamento professionale anche in tutti questi ambiti.
E' chiaro che ci troviamo di fronte ad una stagione di grande trasformazione e come sempre intendiamo esserne protagonisti offrendo ai colleghi di tutta Italia strumenti per garantire conoscenze, aggiornamento e capacità di governare un periodo di imponenti innovazioni terapeutiche".