L'infuso monoclonale per combattere l'emicrania
All'Ospedale di Caltagirone è disponibile una nuova terapia per l'emicrania grazie all'utilizzo dell'anticorpo monoclonale Eptinezumab.
Questa innovativa cura è stata recentemente autorizzata dall'Assessorato regionale alla Salute e rappresenta un passo in avanti importante nella gestione di una patologia che affligge milioni di persone in Italia.
Le prime somministrazioni sono avvenute durante l'estate presso il Centro Cefalee dell'UOC di Neurologia, sotto la guida del Dott. Alessandro Pulvirenti, uno dei primi centri regionali a offrire questa terapia.
Questo rappresenta una novità significativa per tutti coloro che soffrono di emicrania cronica e che fino a questo momento hanno trovato difficile ottenere un trattamento efficace.
Cos'è l'Eptinezumab e come funziona
L'Eptinezumab è il primo anticorpo monoclonale anti-CGRP (Calcitonin Gene-Related Peptide) autorizzato dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) per il trattamento dell'emicrania.
A differenza di altre terapie, viene somministrato per via endovenosa, con infusione trimestrale, consentendo una durata più lunga dell'effetto terapeutico rispetto alle classiche iniezioni sottocutanee mensili.
Questo tipo di approccio offre un significativo miglioramento della qualità della vita dei pazienti e una riduzione delle crisi emicraniche, offrendo ai pazienti una speranza concreta di miglioramento e una nuova prospettiva sul futuro.
Secondo il responsabile del Centro Cefalee, Dott.ssa Simonetta Incardona, “Il meccanismo di azione del farmaco si basa sulla neutralizzazione del CGRP, una molecola chiave nella genesi del dolore emicranico.
Gli studi hanno dimostrato l'efficacia e la sicurezza di questa terapia, riducendo gli attacchi dolorosi e migliorando la qualità della vita dei pazienti”.
Grazie all'innovativa somministrazione endovenosa, i pazienti possono contare su un trattamento che non richiede applicazioni frequenti e che offre risultati duraturi.
Un problema diffuso: l'emicrania in cifre
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l'emicrania è una condizione molto comune che colpisce una persona su due, con almeno un episodio all'anno.
La patologia è particolarmente frequente tra i giovani e ha una prevalenza maggiore nelle donne.
In Italia, circa 6 milioni di persone soffrono di emicrania, equivalenti al 12% della popolazione.
Questo numero comprende una larga fascia della popolazione attiva, influendo negativamente non solo sulla qualità della vita personale, ma anche sulla produttività lavorativa e sui rapporti sociali.
«Siamo orgogliosi di poter offrire ai pazienti questa nuova opportunità di cura – ha commentato il direttore sanitario dell'ospedale, Giuseppe Angelo Reina – che permette non solo di ridurre i costi sociali connessi alla patologia, ma anche di migliorare la qualità di vita dei pazienti che non devono più spostarsi per ricevere le cure necessarie».
L'introduzione dell'Eptinezumab riduce la necessità per i pazienti di spostarsi in altre regioni per accedere a cure specifiche, il che rappresenta un vantaggio non solo in termini di comodità, ma anche di riduzione dei costi sia per i pazienti che per il sistema sanitario.
Un approccio innovativo alla cura dell'emicrania
Il Centro Cefalee dell'Ospedale di Caltagirone, diretto dalla Dott.ssa Incardona, si occupa della salute di un bacino di oltre 200 mila abitanti.
Questo centro è stato inserito nel 2020 tra i Centri prescrittori degli anticorpi monoclonali per le cefalee dall'Assessorato regionale alla Salute. Il trattamento con Eptinezumab richiede un'accurata valutazione dei pazienti, poiché non tutti sono candidabili a questa terapia avanzata.
Solo i pazienti che rispettano determinati criteri, stabiliti dalle linee guida dell'Assessorato regionale, possono accedere a questa innovativa cura.
Secondo il Dott. Pulvirenti, fino ad ora la terapia target per l'emicrania consisteva nell'utilizzo di anticorpi come Erenumab, Fremanezumab e Galcanezumab, tutti somministrati per via sottocutanea mensile.
L'introduzione dell'Eptinezumab è innovativa non solo per la via di somministrazione endovenosa, ma anche per la durata dell'effetto, garantendo un miglior controllo della malattia.
La possibilità di ricevere una terapia ogni tre mesi rappresenta una grande comodità per i pazienti, molti dei quali trovano difficoltoso rispettare terapie con applicazioni più frequenti.
Inoltre, la somministrazione in ambiente ospedaliero garantisce maggiore sicurezza e controllo, riducendo al minimo i rischi di effetti collaterali.
Conclusione: una nuova speranza per chi soffre di emicrania
L'introduzione dell'Eptinezumab rappresenta una svolta significativa per la cura dell'emicrania, una patologia che limita fortemente la vita di chi ne soffre.
L'Ospedale di Caltagirone si conferma come un centro all'avanguardia per le terapie innovative, con l'obiettivo di migliorare la qualità di vita dei pazienti e ridurre l'impatto della patologia non solo sulla salute individuale, ma anche sui costi sociali e sulla produttività del territorio.
Questa nuova terapia offre una speranza concreta a migliaia di persone che fino ad ora hanno trovato poche opzioni efficaci per il trattamento dell'emicrania cronica.
La gestione dell'emicrania richiede un approccio multidisciplinare, e il Centro Cefalee di Caltagirone si pone come punto di riferimento per il territorio, collaborando con altri reparti e specialisti per garantire una gestione integrata e personalizzata dei pazienti.
La riduzione degli attacchi di emicrania significa non solo meno dolore, ma anche un ritorno a una vita più normale, con meno assenze dal lavoro e una maggiore partecipazione alle attività quotidiane.
Contatti e informazioni
Per maggiori informazioni sulle terapie per l'emicrania e per prenotare una visita, è possibile contattare il Centro Cefalee dell'Ospedale di Caltagirone al numero dedicato 0933 39219 (Modalità di prenotazione:CAU Numero verde 800954414 Lun. e Ven ore 9-13) o visitare il sito dell'ASP di Catania.
Inoltre, è possibile consultare il proprio medico di famiglia per un primo confronto e per capire se si è candidabili a questo nuovo trattamento.
La lotta contro l'emicrania continua, e grazie a innovazioni come l'Eptinezumab, la speranza di una vita senza dolore diventa ogni giorno più concreta.